A proposito dell' artista
Fabrizio Pinzi nasce a Pistoia nel 1941, da sempre vive e lavora a Firenze. Frequenta l’istituto d’Arte. L’amore e l’interesse per tutto ciò che è arte non lo ha mai abbandonato ma inizia la sua carriera artistica dal 1985, in età matura. Pittore surrealista, i suoi quadri sono una trasfigurazione simbolica della realtà dove si perpetuano i grandi enigmi del passato, presente e futuro. Le sue opere sono caratterizzate da atmosfere oniriche e surreali, simboliche visioni della realtà in cui l’artista esplorando la sua interiorità riversa profonde emozioni, le proprie paure, i suoi desideri e le più profonde angosce. Fabrizio Pinzi lavora con un tratto deciso, cura il disegno arricchendolo con minuziosi dettagli utilizzando una ricca gamma di colori brillanti ponendo particolare attenzione ai contrasti del chiaro scuro creando così un affascinante equilibrio compositivo. I suoi personaggi sono come bloccati in una dimensione misteriosa e inquietante che sembrano quasi aspettare un cenno per risvegliarsi dalla loro immobilità e chiusura. Sullo stile che lo contraddistingue, è stato scritto: "Dalle figurazioni proposte scaturiscono la componente del sogno e la fervida pulsione della fantasia e dello spirito d'inventiva, frutto del -magico tocco d'arte- depositario di un mondo sommerso, misterioso, enigmatico, composto da codici da decifrare e interpretare e che riesce a penetrare nel cuore e nella mente degli spiriti sensibili. Pinzi è portavoce di una concezione moderna e innovatrice dell'arte, che rimane però anche saldamente radicata alle formule tramandate e perpetrate dalla tradizione e all'influsso stilistico recuperato e acquisito dai classici, seppur rifuggendo sempre, con decisa fermezza, il principio di emulazione e di imitazione". Precisando: "Egli non vuole copiare o assomigliare a nessun altro artista se non a se stesso e intraprende un cammino di coerente e consapevole esclusività. L'intento primario da lui perseguito, è di fare pensare, di trasferire e trasportare sulle tele immagini fortemente evocative, che si tramutano in simboli e metafore, nello spirito degli acuti e attenti osservatori e di non deludere mai se stesso, ponendosi davanti orizzonti sempre nuovi da raggiungere, con entusiastica propensione".
Partecipa a rassegne ed esposizioni prima in territorio nazionale per arrivare ad oltreoceano ottenendo sin da subito il consenso del pubblico e della critica, oltre a medaglie d’oro e riconoscimenti. Fabrizio Pinzi esordisce la sua lunga carriera espositiva nel 1986 con il XII Premio Internazionale di pittura a Firenze e l’anno successivo riceve il 1°Premio speciale pittura alla rassegna Premio Nazionale d’Arte città di Pistoia. Da qui si susseguono molteplici rassegne in Italia: Firenze, Cortona, San Gimignano (dove conduce per lungo tempo una galleria con le sue opere), San Marino, Montecatini e molte altre città, dove gli viene conferito il primo premio assoluto ricevendo la medaglia d’oro. Partecipa alla Biennale Internazionale d’arte di Milano presso il Brera Site. A Verona alla Prima Biennale della Creatività. A Spoleto (PG) alla Mostra Internazionale Spoleto Arte in occasione del Festival dei Due Mondi. A Venezia partecipa alla rassegna in contemporanea della Biennale d’Arte di Venezia. Esposizioni permanenti a Bologna. Tra le mostre Internazionali ricordiamo nel 2013 a New York dove partecipa alle Mostre “the Odyssey Within” e “Interpretive Realms” - Agora Gallery. Nel 2014 a Londra partecipa alla Mostra “Trispace vs London”. Nel 2020 a Budapest partecipa al “Premio Internazionale città di Budapest” e nello stesso anno a New York al “Premio Internazionale città di New York”.
Fabrizio Pinzi è inserito in numerosi Cataloghi d’Arte tra cui “Enciclopedia dei pittori e scultori italiani del Novecento”, Avanguardie Artistiche del 2008. “Grandi Maestri” edizione 2010. “Artisti a New York” 2013. “Annuario Internazionale d’Arte Contemporanea 2020”. Catalogo Arte Mondadori n. 56, “Gli Artisti Italiani dal primo Novecento ad Oggi” edito da Cairo editore.