A proposito dell' artista
Cristina Madeyski nasce a Trieste e vive e lavora a Treviso. Laureata in Matematica, è da sempre appassionata di fotografia, ma è dalla fine degli anni '80 che se ne dedica con costanza e passione. Ha iniziato concentrandosi principalmente sulla macrofotografia, per poi evolversi verso il digitale e sperimentare con altri soggetti, stimolata anche dai temi proposti per mostre e concorsi fotografici in Italia e all'estero. Per Cristina Madeyski, la materia pittorica funge da riempitivo e le consente di convogliare la sua ricerca evolutiva in un'avvincente sperimentazione, caratterizzata dal flusso dinamico del movimento. Le sue opere sono un gioco di intrecci tra spazio e materia, presenza e assenza, alternando suggestive sovrapposizioni figurali nella costruzione narrativa. Le composizioni creano un armonioso equilibrio, avvicinando e combinando gli elementi in un mosaico coreografico che scaturisce da un desiderio di assoluta perfezione elaborativa. L’impronta stilistica di Madeyski è filosofica e surrealista, con un forte intento di esternare messaggi subliminali, che l’osservatore sensibile deve saper cogliere e interiorizzare. Predilige riflessi su diverse superfici, sfruttando le proprietà dell'ottica fisica per creare effetti sorprendenti. È capace di cogliere l'attimo, il "carpe diem", rendendo il momento giusto tangibile e quasi magico, trasformando la realtà in nuove realtà ideali che si rivelano ai nostri occhi.
La critica ha osservato di lei: "...è il motore esistenzialista che cattura la sua attenzione, come pure lo studio accurato e l’analisi meticolosa della psiche e dell’animo umano nelle sue sfaccettature più nascoste. In Cristina Madeyski si rintraccia l’amore appassionato per la gestualità tipica di Francis Bacon, con un lirismo poetico e sentimentale, nonché l’interesse per l'Espressionismo tedesco, con la sua enfasi sull'emotività dell'arte e sulla ricerca di una soddisfazione personale attraverso l’espressione psicologica ed interiore, che fungono da motore propulsore per la sua creatività."
Ha partecipato a numerose mostre collettive. In Italia, citiamo una sua esposizione a Palermo, curata dal prof. Vittorio Sgarbi, e a Verona, sempre a cura dello stesso, in occasione della "1ª Biennale della Creatività". Ha esposto anche a Pistoia, Treviso e Longarone (BL) nel 2008. All'estero, ha esposto a Kiev (Ucraina) nel 2012, a Malta, e a New York alla "Onishi Project Gallery" nel 2014. Il 1999 segna il suo debutto con la prima mostra personale a Ferrara, seguita da esposizioni a Venezia (2015, Palazzo Zenobio) e a Stoccolma nello stesso anno, oltre a quelle di Villach in Austria nel 2002. Ha partecipato a numerose manifestazioni internazionali a Mosca, Londra, in Australia (in una mostra itinerante in cinque città presso atenei artistici) e Parigi, con una sala espositiva presso il Museo del Louvre.
Cristina Madeyski è stata premiata e elogiata in numerosi concorsi. Nel 2009, a Sarasota, in Florida, ha vinto il 1° e il 3° premio al concorso internazionale di fotografia sul tema "La propria città", presentando tre scatti, e ha partecipato a una rassegna espositiva con una serie di 30 fotografie intitolata **"Dal Canova al Palladio: arte veneta rivisitata"**, che comprendeva cinque immagini della città di Asolo, 11 delle ville palladiane scattate in particolari momenti della giornata, elaborate pittoricamente o con riflessi multipli su specchi, e nove opere fotografiche dedicate a Canova, inserite in foto di fiori o gocce e rielaborate al computer in forma pittorica. Grazie al suo successo artistico, la città di Sarasota le ha conferito la cittadinanza onoraria.