150x100 "Pittura-Scultura" in bassorilievo su pannello in legno costruito a mano dall'autore. Materiali usati: vernici metalliche, colori ad olio ed acrilici,resina epossidica, polistirene estruso, schiuma poliuretanica, stucchi e colle. 2020
Un opera pensata tanto tempo fa, durante il periodo di "Guerra fredda" tra America e Russia, e realizzata forse fuori tempo, durante il Lockdown, in un periodo dove la paura del nucleare è passato sicuramente in secondo piano, accontanato momentaneamente e sostituito dalla paura pandemica. Realizzazione complessa: Un invenzione,quella di Einstein,compiuta certamente in buona fede, per il bene dell'umanità, ma usata male dall'uomo che se ne è servito in passato, vedi Hiroshima e Nagasaki, e minaccia di servirsene anche in futuro per distruzioni di massa. Nell'opera vediamo un Einstein impiccato che sbeffeggia, in quella che è diventata suo malgrado la sua foto simbolo più famosa, un umanità cieca e corrotta, rappresentata dai serpenti che fuggono uscendo dalle radici di alberi che porta i colori delle due potenze mondiali. Alberi che hanno saputo produrre solo soldi,ancora presenti sui rami, carta straccia che brucia, come rappresenta il falò al centro su una terra desertica ormai arida. Sullo sfondo la nostra rovina, la bomba nucleare. Su un ramo dell'albero Americano è appeso un orologio simbolo, quello di Hiroshima, fermo sull'ora dello scoppio della bomba in quel lontano 6 agosto 1945, a ricordarci che la stupidità umana non va mai in pensione, che siamo gli unici nel regno animale a ripetere gli stessi errori. Appollaiati sopra questi alberi stazionano quattro avvoltoi, rapaci che attendono metaforicamente i nostri cadaveri. Comunque sia, in alto sulla destra, un pianeta rossastro in un cielo grigio quasi metallizzato, rappresenta una flebile speranza di vita per un futuro incerto.
Scheda tecnica
- Orientamento
- Verticale
- Altezza
- 150
- Larghezza
- 100
- Anno
- 2020